GIFFONI FILM FESTIVAL 2021 - 21.31 Luglio

Film

GOLD FOR DOGS

Category: Edizione 2021

Esther ha appena compiuto 18 anni. Abbandonati gli studi e lasciata famiglia, riesce a sbarcare il lunario facendo piccoli lavoretti nel sud della Francia. Un'estate si innamora di Jean, pronta a tutto per compiacerlo. Decide di ritrovarlo a Parigi e intraprende così un viaggio in una grande città dove non conosce nessuno. Quando riceve accoglienza da parte dalle suore in un convento, Esther scopre un diverso tipo di devozione.

Titolo Originale De l’Or Pour les Chiens
Categoria In concorso
Sezione Generator +18
Tipologia Lungometraggio
Anno di Produzione 2020
Durata 99'
Nazionalità Francia
Regia di Anna Cazenave Cambet
Sceneggiatura Anna Cazenave Cambet, Marie-Stéphane Imbert
Fotografia Kristy Baboul
Montaggio Joris Laquittant
Scenografia Thomas Ducos, Mathilde Poncet
Costumi Vanessa Deutsch
Suono N’dembo Ziavoula, Geoffrey Perrier, Victor Praud
Trucco Fabien Celhay
Musiche Koudlam
Interpreti principali Tallulah Cassavetti
Laëtitia Ana Neborac
Corentin Fila
Romain Guillermic
Carole Franck
Claire Duburcq
Julie Depardieu
Prodotto da Charles Gillibert, Reginald De Guillebon
Produzione Production CG Cinéma (Francia)

Anna Cazenave Cambet HDAnna Cazenave Cambet

Anna Cazenave Cambet è nata nel 1990, nel sud-ovest della Francia. Ha studiato fotografia all'ETPA (École de Photographie et du Jeu Vidéo/Scuola di Fotografia e di Video Giochi) di Tolosa e si è laureata con il Premio Speciale assegnato dalla giuria del laboratorio Pierre Barbot. Nel 2013, ha iniziato a studiare regia a La Femis (la scuola di cinema statale francese) dove si è laureata nel 2017. Durante gli studi ha diretto il suo primo cortometraggio, GABBER LOVER, incluso nella Selezione Ufficiale del Festival di Cannes 2016. L'anno successivo termina il suo secondo cortometraggio: IEMANJA – COEUR OCEAN.

Dichiarazione regista
“Ester, mi piaceva chiamarla la vergine pagana. Il suo amore è quasi da favola, potrebbe donare amore per sempre, a tutti... lo dico con grande tenerezza. È il mondo che è incasinato intorno a lei, non lei! È troppo pura, troppo integra, quasi ingenua, incapace di astuzia.
Arriva vergine davanti a tutti quelli che incontra. Non trattiene risentimento, ascolta l'altro.
Quando Jean va a letto con un'altra ragazza, poi torna da Esther, fa questo gesto di prenderle la mano. Per me, questo è il grande perdono: non posso biasimarti, quindi faremo finta che non sia successo nulla. [...]
Ho frequentato una scuola di fotografia prima della Fémis. Iscrivere il mio personaggio negli spazi credo sia legato a questo sguardo da fotografo su cui ho lavorato all’inizio e che è stato di fatto la mia porta di accesso al cinema. E poi c'è tutto il lavoro che ho fatto con Kristy Baboul, il mio direttore della fotografia. Ha un modo di lavorare molto istintivo, è molto attento. Abbiamo un grande legame e siamo molto complementari".

Produzione
Production CG Cinéma (Francia)
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Distribuzione internazionale
festival contact
WTFilms (Francia)
www.wtfilms.fr