Alisa Kovalenko

Alisa Kovalenko (1987) è una pluripremiata regista di documentari ucraina di Kiev. È nata e cresciuta a Zaporizhia, nel sud-est dell'Ucraina, e ha studiato cinema documentario all'Università nazionale di teatro, cinema e televisione Karpenko-Kary di Kiev e alla scuola Andrzej-Wajda di Varsavia, nel programma Dok Pro. Il lungometraggio documentario d'esordio di Alisa, ALISA IN WARLAND, un diario personale attraverso la rivoluzione e la guerra in Ucraina, è stato presentato in anteprima mondiale al concorso First Appearance all'IDFA 2015 di Amsterdam. HOME GAMES (2018), una fiaba sociale con un sensibile sguardo femminile sui sogni infranti di una giovane calciatrice professionista, è apparso allo Sheffield Doc/Fest 2018, all'IDFA e in oltre 100 altri festival. Nel 2021, HOME GAMES è stato il primo documentario creativo ucraino mai acquisito da Netflix. Nel 2018, Alisa ha diretto e coordinato BEAUTIFUL GAME, una serie di documentari in 10 parti commissionata dall'emittente internazionale Current Time TV con sede a Praga.
Quell'anno è diventata membro della European Film Academy (EFA). Dopo l'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina il 24 febbraio 2022, Alisa ha lasciato la sala di montaggio di WE WILL NOT FADE AWAY e si è unita a un'unità combattente volontaria delle Forze armate ucraine (AFU), direttamente impegnata in prima linea a Kiev e nella regione di Kharkiv. Ha combattuto in trincea per quattro mesi prima di tornare per finire WE WILL NOT FADE AWAY, presentato in anteprima alla Berlinale Generation 2023. Nel frattempo, mentre la guerra in Ucraina continua, Alisa ha presentato un progetto all'IDFA Forum 2022 basato sul filmato girato durante il suo tempo in prima linea, supportato da Chicken & Egg Pictures e Netflix.

“WE WILL NOT FADE AWAY è un tenero ritratto della giovane generazione della regione mineraria del Donbass, sullo sfondo della guerra e del declino di questo mondo. Parla di come, nonostante l'ottusità e la depressione del mondo che li circonda, i bambini possano illuminare qualsiasi oscurità con la luce dei loro sogni. E, sfortunatamente, è anche un film sui sogni infranti dall'invasione russa in Ucraina.”