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Archivio Film 2019

ANGELS ARE MADE OF LIGHT

Category: Edizione 2019

Sinossi
Girato nell'arco di tre anni, ANGELS ARE MADE OF LIGHT segue le vicende di studenti e insegnanti di una scuola in un vecchio quartiere di Kabul, lentamente ricostruito in seguito ai conflitti che si sono susseguiti nell’area. Intrecciando la storia moderna dell'Afghanistan con ritratti dell'attualità, il film offre una visione intima e sfumata di una società che vive all'ombra della guerra.

Titolo Originale ANGELS ARE MADE OF LIGHT
Categoria In concorso
Sezione GEx Doc
Tipologia Documentario, Lungometraggio
Anno di Produzione 2018
Durata 117'
Nazionalità Danimarca, Norvegia, USA
Regia di James Longley
Fotografia James Longley
Montaggio James Longley
Suono Henrik Gugge Garnov
Musiche John Erik Kaada
Interpreti principali Fazula
Hasiba
Yaldash Mir-Habibullah
Rostam Mir Mohammed-Ullah
Faiz Mohammed
Nik Mohammed
Nabiullah
Prodotto da James Longley

 regista James LongleyJAMES LONGLEY
James Longley è nato a Eugene, in Oregon nel 1972. Ha studiato cinema e russo alla Wesleyan University e a Mosca alla VGIK (Università statale pan-russa di cinematografia S.A. Gerasimov). Il corto documentario che ha realizzato da studente, "Portrait of boy with dog" (co-diretto con Robin Hessman), ha vinto uno Student Academy Award. Il suo primo lungometraggio, "Gaza Strip", esplora la seconda rivolta palestinese. Pluripremiati i suoi documentari "Iraq in Fragments" (nominato per l'Oscar come miglior documentario nel 2007, e premiato per la regia, la fotografia e il montaggio al Sundance Film Festival) e "Sari's Mother" (candidato all'Oscar per il miglior cortometraggio nel 2008), cronaca della vita in Iraq all'indomani dell'invasione americana del 2003. Longley è membro della Fondazione MacArthur.

Dichiarazioni del regista
"Gran parte della nostra immagine mentale dell'Afghanistan è legata alla guerra. È facile sentirsi distanti dalle normali vite degli afghani, ne vediamo così poco. Se ci venisse chiesto di immaginare la vita ordinaria a Kabul, ne saremmo incapaci, non ne abbiamo alcuna memoria. Molte persone trovano l'idea di viaggiare in un posto come l'Afghanistan terrificante. Cosa succede al nostro modo di pensare agli abitanti di un luogo che abbiamo sempre visto in guerra, sempre dietro la canna di una pistola?
Nel mio film cerco di dipingere su alcune di quelle tele mentali con i ricordi di civili afghani. Attraverso il mondo sicuro e accessibile di una scuola di quartiere, il film incoraggia il pubblico a entrare in Afghanistan con la propria mente. Dare agli spettatori l’opportunità di pensare all’Afghanistan da una prospettiva interiore e civile è l’idea motivante essenziale alla base del film e della sua realizzazione".

 

produzione
Daylight Factory
(USA)

distribuzione internazionale
Ro*Co Films International
(USA)
www.rocofilms.com

festival contact
The Film Collaborative
(USA)
www.thefilmcollaborative.org