Mercoledì, 28 Luglio 2021 14:19

Francesca Fabbri Fellini ai juror: “Ricordate sempre la lezione di zio Federico. Sognare è importante”

Mi raccomando, quando sarai grande, devi riuscire a guardare il mondo con gli occhi di un bambino, come se fosse la prima volta che sali su una giostra di un bellissimo luna park”. Francesca Fabbri Fellini, nipote del grande Maestro del cinema Federico Fellini, ha voluto trasferire ai juror di Giffoni uno degli insegnamenti più belli ricevuti dal cinque volte premio Oscar, in occasione del corto animato che la vede nei panni di regista, La Fellinette. “Chi di voi ha mai sentito nominare Fellini?”, ha esordito rivolgendosi alla platea dove le manine alzate sono state tantissime. “Lo sapete che l'Academy, in occasione della sua prima statuetta per il film La strada, creò appositamente la categoria miglior film straniero?".

Francesca Fabbri Fellini si è detta “felicissima di essere a Giffoni, perché è la prima volta che presento il mio lavoro di fronte a un pubblico così importante”. La regista ha raccontato in dodici minuti una favola splendida che nasce da un sogno: “Mio zio Federico diceva sempre che abbiamo due vite, una ad occhi aperti e una ad occhi chiusi. I sogni sono importanti. Ed io ho capito questo messaggio solo dopo molti anni – ha detto ai giurati – Il mio corto animato è nato così, da una passeggiata in spiaggia e da un disegno”. Fellini, oltre ad essere un genio della macchina da presa, era infatti anche un visionario disegnatore e decise di raffigurare la nipote con un paio di stivali rossi, una lunga treccia e il naso all'insù: “Mi disse, resterai sempre la Fellinette, come nelle favole”, ha ricordato Federica Fabbri Fellini che per il suo corto animato ha ricevuto un riconoscimento ai Nastri d'argento ed una bellissima lettera del grande Vittorio Storaro, tra i più importanti direttori della fotografia.

Con il mio lavoro, tributo per il suo centenario della nascita, credo di aver completato l’ultimo tassello del puzzle, avendo nel mio sangue il suo dna. Ritengo magico questo mio debutto alla regia, grazie ad una storia che mi è arrivata in sogno la notte tra l’11 e il 12 maggio del 2019. La Fellinette è un sogno di cartone. Era il 20 gennaio, il suo compleanno, quando arrivò da Roma con un regalo per me: una mantellina di panno blu pavone e un paio di stivaletti rossi. Il disegno, grazie agli animatori dello Studio Ibrido di Torino, ha cominciato a muoversi con un’animazione fluida e scivola su sfondi che lasciano trasparire la trama della carta su una spiaggia invernale di Rimini negli anni ‘70. Sono felice che per questo tributo perché sono riuscita a mettere insieme due straordinari cast fatti di grandi professionalità che coprono tutte le età, dal mio direttore della fotografia, il Maestro Blasco Giurato, ai miei protagonisti in carne ed ossa: Milena Vukotic, Ivano Marescotti, Sergio Bustric”.