Sabato, 24 Luglio 2021 14:46

La cena è servita: a Giffoni Disney+ porta il viaggio nella realtà della vita

La “scoperta” è il filo conduttore della collezione Launchpad, la serie di sei cortometraggi targati Disney+, ispirati al viaggio della vita. In Sala Truffaut i giffoners si interrogano dopo la proiezione dello short movie “La cena è servita” del regista Hao Zheng, tra gli eventi speciali di #Giffoni50Plus. Discriminazioni, pregiudizi etnici, il trasferimento per studio in un altro Paese, la difficoltà di imparare ad adattarsi alle sue regole, l’esortazione all’eccellenza: temi sociali complessi, quelli affrontati ne “La cena è servita”, che diventa soprattutto un invito a far sentire più forte la propria voce. Protagonista del corto è uno studente cinese che, in un college degli Stati Uniti comprende che l’eccellenza non è sufficiente, quando decide, da lavapiatti di cimentarsi in un ruolo di leadership, come direttore di sala.

Colpi di scena, evoluzioni, trasformazioni, ma soprattutto la “volontà di affrontare un nuovo mondo audace con la sua anima selvaggia”, afferma il protagonista, quando si sente strumentalizzato come “sfavillante esempio per tutti gli studenti stranieri a studiare negli Stati Uniti per realizzare il sogno americano aspirando all’eccellenza. “Il duro lavoro non sempre ripaga. Noi non ci ribelliamo ai piani degli altri”, afferma un passaggio del film.  “Questo corto mi è piaciuto, mostra come ribellarci alle regole che ci impone la società – esordisce una delle giovanissime Generator +13 - Noi non ce ne rendiamo conto, ma siamo costretti a dire o fare cose imposte dagli altri. Invece mostra come ognuno di noi ha una voce e come utilizzarla”.

Temi sociali sensibili, affrontati dai giffoner con una maturità e intelligenza spiazzanti. “Racconta anche le strumentalizzazioni delle differenze, come spesso si venga inclusi per avallare una tesi dominante”.  Un dibattito aperto tra i ragazzi su inclusione e diversità, che si amplia all’omofobia, al cyberbullismo e alle differenti espressioni sessuali. “Questo corto è un motivo ispiratore – aggiungono i giffoner – Giffoni ci spinge a credere nei nostri ideali, nei sogni. Prima ancora, però, dobbiamo esprimere la nostra unicità e credere in noi stressi. Nella visione pirandelliana, ognuno ha un ruolo nella società e se non lo rispettiamo, a nostra volta non veniamo rispettati. La diversità, però, è un modo di essere, di esistere, con le proprie aspirazioni”.

C’è chi, invece, si concentra sulla scelta Disney di ampliare i propri orizzonti alla realtà: “Ha un potere fortissimo sui bambini. Parlare di diversità ai ragazzi è fondamentale, perché non sempre i nostri genitori sono disposti a farlo. È fantastico, per capire cosa sia giusto”. E infine l’amicizia che prevale, dopo una fase di derisione rispetto ad una scelta controcorrente, per poi decidere di appoggiare il proprio amico nell’imporre il suo pensiero. Il coraggio di tirare fuori la propria voce diventa, così, contagioso.

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