Sabato, 20 Luglio 2019 16:55

Woody Harrelson applaudito dai jurors: "Giffoni è il Festival più necessario... e divertente"

Truffaut ha detto che questo è il Festival più necessario e io aggiungerei che è anche il più divertente. Oggi è stata una delle giornate più belle della mia vita, non riesco a esprimere a parole quanto mi avete emozionato”. Parola di WOODY HARRELSON, al termine della sua giornata al Giffoni 2019 in cui ha ricevuto il PREMIO FRANÇOIS TRUFFAUTe ha anticipato i suoi progetti futuri, a partire da Zombieland: Double Tap (nelle sale italiane il 14 novembre) a Midway di Roland Emmerich, il film sull’omonima battaglia della Seconda Guerra Mondiale nei cinema della Penisola il 28 novembre. Proprio i ruoli in Zombieland, insieme a quello in Hunger Games sono tra i suoi preferiti. “Mi sorprende sempre che mi paghino per girare questi film, mi diverto così tanto che li farei gratis”, ha detto Harrelson ai giffoners.

Proprio ai giurati l’attore ha poi presentato “Lost in London”, suo debutto da regista. Si tratta di un unico piano sequenza di cento minuti girati nella capitale britannica e proiettati live in 550 cinema americani, che prende come ispirazione il film tedesco Victoria di Sebastian Schipper del 2015. “All’inizio – racconta Harrelson ai jurors che avevano appena finito di vedere la sua opera prima - non pensavo minimamente che, per le difficoltà logistiche, sarebbe diventato odissea e incubo al tempo stesso, con un attore che ad un certo punto non si è presentato lasciandoci un minuto nel panico o con il presunto allarme bomba a Waterloo Bridge. Comunque l’intento era di virarla sul comico anche se poi quest’effetto divertente, nella finzione come nella vita, si ottiene dai contrasti”.

Su Now You See Me 3, in cui potrebbe riprendere il ruolo già interpretato nei primi due capitoli, invece scherza: “Questa notizia mi giunge nuova”, afferma, con la stessa maestria del suo mentalista e quella “poker face” in grado d’ingannare l’interlocutore e farla franca. “Un progetto su cui lavoro da tempo, invece – aggiunge – The Misadventures of Mr. Fitz, una slapstick comedy che probabilmente vedrà la luce quando diventerò meno pigro. Sono in fase sceneggiatura e ho deciso di ambientarlo in Irlanda, terra che amo, subito dopo l’Italia, il mio posto preferito al mondo”. Intervistato dai giffoners ha poi aggiunto: “Sarà anche questa una commedia perché amo far ridere la gente”.

Accompagnato in sala dalla moglie, dalle tre figlie e dagli amici di Ravello, dove trascorre spesso le vacanze, ha espresso il desiderio di lavorare con “Paolo Sorrentino, uno dei più grandi registi viventi. The Young Pope è una delle mie serie preferite. Credo che la tv stia facendo davvero un ottimo lavoro e mi piace quasi più del cinema”. Già protagonista nella prima stagione della serie cult True Detective, tornerà presto al piccolo schermo con The Most Dangerous Man in America. A Giffoni, prima di salutare i ragazzi, li ha invitati a non abbandonare i loro sogni: "Se ricevete un rifiuto, lasciatevelo alle spalle: dentro di voi dovete continuare a trovare la forza di essere voi stessi".