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LIYANA

Category: Edizione 2018

Sinossi
Il film segue cinque orfani dello Swaziland mentre collaborano alla creazione della storia di Liyana, un personaggio immaginario la cui vita presenta notevoli somiglianze con la loro. Quest’opera ibrida intreccia scene documentaristiche con l'avventura animata. Sotto la guida dell'acclamata narratrice sudafricana, Gcina Mhlophe, la fiaba prende forma dai ricordi più oscuri e dai sogni più brillanti dei 5 bambini. Dopo un'infanzia idilliaca, il mondo di Liyana va in frantumi quando suo padre contrae l'HIV ed entrambi i genitori muoiono. Ispirati da una recente rapina avvenuta nella vita reale, i bambini decidono che nella storia ci sarà anche un terrificante attacco alla fattoria di Liyana. All'indomani di questa terribile notte, la ragazza e il suo fedele aiutante, il toro di famiglia, intraprendono una pericolosa, e a volte divertente, avventura nella giungla. La fame, gli animali selvaggi e il terreno insidioso si frappongono tra Liyana e un destino incerto. Mentre i nostri giovani cantastorie muovono il loro personaggio attraverso prove e tentazioni, periodicamente torniamo a scene documentaristiche sulla loro vita: rituali notturni, pastorizia e un viaggio in una clinica locale per un test dell'HIV.

Titolo Originale LIYANA
Categoria In concorso
Sezione GEx Doc
Tipologia Documentario, Lungometraggio
Anno di Produzione 2017
Durata 77'
Nazionalità Qatar, Swaziland, USA
Regia di Aaron Kopp, Amanda Kopp
Fotografia Aaron Kopp
Montaggio Davis Coombe, Aaron Kopp
Musiche Philip Miller
Interpreti principali Gcina Mhlophe
Produttore esecutivo Thandie Newton
Prodotto da Aaron Kopp, Amanda Kopp

 regista Aaron KoppAARON KOPP
Aaron Kopp è cresciuto nello Swaziland. Regista e direttore della fotografia, è stato più volte premiato per il suo lavoro e ha anche ricevuto una nomination agli Emmy. Ha girato e coprodotto il documentario vincitore del premio Oscar sugli attacchi chimici in Pakistan, SAVING FACE. Ha ottenuto inoltre l'Audience Award al Sundance e la nomination all'Oscar per il film THE HUNTING GROUND sulle aggressioni sessuali nei campus dei college. Ha lavorato in Asia, Africa, Caraibi, Europa, Nord America, e Sud Pacifico per HBO, Netflix Originals, National Geographic, Discovery, UK Channel4, CBS, CNN, e PBS. Per il documentario LIYANA ha ottenuto finanziamenti dalla MacArthur Foundation e dal Doha Film Institute ed ha vinto il premio per il Miglior Documentario al LA Film Festival e il premio della giuria al Durban International Film Festival.

Dichiarazione del regista
Sono cresciuto nello Swaziland e lo considererò sempre la mia casa. In parte, questo film è una lettera d'amore alla mia infanzia in quel meraviglioso Regno africano. Abbiamo avuto il piacere di conoscere i bambini del film anni fa. Zweli è stato colui che ci ha ispirato la forma finale del film. Ci siamo conosciuti quando aveva 5 anni ed era già un gran narratore. Amava usare parole "deliziose" in modo fantasioso. Durante il nostro periodo di ricerca per il film, abbiamo parlato con i bambini della loro vita prima che arrivassero nell’orfanotrofio e ci siamo resi conto che chiedere loro di rivivere i loro traumatici ricordi di fronte a una macchina da presa non era quello che volevamo. Ci sono già tanti film sulla sofferenza degli africani in cui il pubblico è portato a provare pietà o senso di colpa. Al contrario, LIYANA offre ai nostri giovani cantastorie un palco per consentire loro di prendersi in carico la narrazione. Evidenziando la prospettiva unica di una delle popolazioni più emarginate e vulnerabili del mondo, crediamo di poter sfidare stereotipi disumanizzanti e trasformare le credenze. Nella pre-produzione ho passato del tempo a leggere di terapie artistiche creative e storie tradizionali nello Swaziland. Ben presto mi è stato chiaro che l'uso di un personaggio immaginario, creato dai bambini, poteva servire da finestra unica per i loro ricordi e le loro emozioni, garantendo comunque una certa privacy. Non appena abbiamo scelto questo approccio, abbiamo contattato la narratrice e autrice sudafricana Gcina Mhlophe. L'ho vista per la prima volta sul palco quando ero un'adolescente e ricordo di essere stata molto colpita dalla sua performance. Sapevamo che sarebbe stata la guida perfetta per i bambini nel loro processo creativo. Con LIYANA, speriamo che il pubblico sarà sopraffatto dall'immaginazione dei bambini, nello stesso modo in cui lo siamo stati noi. Il processo di riprese è stato entusiasmante, perché ogni giorno i bambini hanno escogitato idee strane e meravigliose che hanno fatto progredire la storia. Ogni volta che abbiamo intervistato Sibusiso abbiamo dovuto interrompere l'intervista perché le batterie della camera erano esaurite, o perché non c’era più luce, ma mai perché  mancassero idee.

 regista Amanda KoppAMANDA KOPP
Amanda Kopp, fotografa ed artista pluripremiata, ha prodotto e diretto il corto LIKHAYA, vincitore di una Palma d'Oro, del People's Choice e di vari premi per il Miglior documentario in diversi festival. Ha anche lavorato al film THE HUNTING GROUND, presentato in anteprima al Sundance 2015. Le sue foto sono state pubblicate nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Svezia, Germania, Russia, Pakistan e Italia, e hanno vinto il Gran Premio alla Photo District News Top Knots photography competition. Negli ultimi 14 anni ha fatto diversi viaggi nello Swaziland e diretto il suo primo lungometraggio, LIYANA, grazie ai fondi ricevuti da Shine Global e Fork Films.

Dichiarazione del regista
Ho incontrato questo talentuoso gruppo di bambini nello Swaziland nel 2003. Da allora hanno ispirato il mio lavoro d’artista. Con la pittura, il disegno, la fotografia, ho esplorato visioni della loro immaginazione e dei loro sogni. Durante questo periodo iniziammo anche le ricerche per il film che sarebbe diventato LIYANA. Il primo istinto fu semplicemente quello di animare i disegni dei bambini stessi per rappresentare visivamente la loro storia di finzione. Abbiamo deciso invece di creare un mondo animato coinvolgente che potesse essere più fedele a ciò che esiste nella mente dei nostri giovani narratori. Sapevamo di aver bisogno di qualcuno che potesse infondere alla nostra eroica Liyana la bellezza e la personalità che meritava. Dopo aver cercato in lungo e in largo, ho finalmente incontrato l'illustratore e animatore nigeriano, Shofela Coker. Non era solo il suo talento ovvio, ma anche il cuore e la passione che lo rendevano il partner perfetto. Per oltre due anni Shof e il suo piccolo team di artisti hanno dedicato un numero enorme di ore a lavorare con noi per dare vita alla storia dei bambini. È stato un onore lavorare anche con il geniale compositore sudafricano, Philip Miller. Ha compreso immediatamente la nostra visione della combinazione di strumentazione occidentale con quella tradizionale Swazi. Abbiamo lavorato con lui nello Swaziland per registrare con musicisti e vari cantanti. Non potremmo essere più orgogliosi della colonna sonora, sia per il processo creativo che per il risultato finale. Per me era importante che ci avvicinassimo alla storia come artisti, senza essere limitati da un genere. Questo ci resi liberi di seguire la storia ovunque essa conducesse. Le scene del documentario sono spesso liriche e, a volte, fantastiche. E anche se sia le storie di finzione che quelle della vita reale sono ambientate in un contesto devastato dall'AIDS, questo non era l'obiettivo primario dei bambini, né il nostro. Questo film è pensato per incantare e intrattenere. Il cuore del film è la celebrazione della narrazione e di come essa abbia il potere di trasformare la realtà.

 

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