MEGAN GRIFFITHS
Megan Griffiths è una scrittrice e regista che lavora nel cinema e in televisione. Di recente ha diretto due episodi della serie HBO prodotta dai fratelli Duplass ROOM 104 e un episodio della commedia del network Epix GRAVES, con Nick Nolte. Ha scritto e diretto il thriller THE NIGHT STALKER. Il suo film LUCKY THEM con Toni Collette, Thomas Haden Church e Johnny Depp ha debuttato al Toronto International Film Festival ed è stato distribuito da IFC Films. EDEN, basato sulla vera storia di una giovane donna finita nelle mani dei trafficanti di esseri umani, è stato la rivelazione del South by Southwest 2012, dove ha vinto l'Emergent Narrative Director Award, l'Audience Award e un premio speciale della giuria per l'attrice Jamie Chung. THE OFF HOURS, distribuito da Film Movement, è stato presentato al Sundance Film Festival del 2011. Megan, ha ricevuto lo Stranger Genius Award 2012, è stata nominata City Arts Film Artist dell’anno nel 2013 ed ha ricevuto il Seattle Mayor's Award per il cinema nel 2015. È vicepresidente del consiglio di amministrazione del Northwest Film Forum ed è un'attiva sostenitrice della produzione sostenibile.

Dichiarazione del regista
In gran parte dei media che consumiamo, un uomo con una pistola non ha alcuna ambiguità morale: è un mostro disumano, o un supereroe che salva il mondo o un patriota che serve il suo paese. I morti aumentano senza che venga percepito alcun impatto. Si tolgono delle vite senza che vi siano conseguenze. La nostra cultura ha passato molto tempo a cercare di fare i conti con gli effetti che l'esposizione intensa alla violenza ha sui soldati. E gli effetti di un'esposizione simile su chi sta a casa? In che modo questa costante dieta di violenza (dalle carneficine del mondo reale con le guerre, le sparatorie di massa e la brutalità della polizia, allo spargimento di sangue immaginario e fumettistico che riempie i nostri schermi) ha un impatto sugli adolescenti del nostro tempo? Se tutto ciò che vedono sono adulti che risolvono i loro conflitti con la forza, come impareranno i bambini a risolvere i loro problemi? La maggior parte delle storie sulla gioventù disincantata e violenta si concentra sui ragazzi. Le storie sulla guerra sono quasi esclusivamente un dominio maschile. Ma nessuno è immune dalle immagini con cui siamo bombardati ogni giorno in questa società. Anche le ragazze rischiano di essere desensibilizzate e danneggiate da questa costante esposizione. SADIE è un monito che spero contribuisca con umorismo e umanità a stimolare un discorso più ampio sul tema. Volevo scrivere un film di guerra nel quale il soldato fosse una ragazza di 13 anni e il campo di battaglia il parco roulotte in cui vive. Sadie va in guerra contro il suo nemico solo per rendersi conto, troppo tardi, che le sue azioni non hanno risolto nulla. L’effetto di esse avrà un’influenza sulla sua intera vita. E spero che il pubblico, considerando questo, possa valutare l’effetto delle azioni che commettiamo come cultura, e il danno permanente che tutti noi subiamo.