JORDANA SPIRO
Jordana Spiro è regista, scrittrice e attrice. Il suo primo lungometraggio, NIGHT COMES ON, che ha diretto e di cui è co-sceneggiatrice, è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival nel 2018. Ha sviluppato il film al laboratorio per registi, sceneggiatori e compositori del Sundance Institute, e lo ha prodotto grazie ad una borsa di studio Cinereach. Il suo cortometraggio SKIN ha debuttato al Sundance e ha vinto il premio Women In Film Productions. Jordana ha conseguito il suo MFA in cinema alla Columbia University (2015) e ha ricevuto la Fellowship della Fondazione Adrienne Shelly. Come attrice ha recitato in numerosi film e serie televisive e recita attualmente nella serie OZARK per Netflix. Ha studiato recitazione alla Circle in Square Theatre School di New York ed è stata selezionata per partecipare al Berlinale Talent Campus a Berlino.

Dichiarazione del regista
Il viaggio di Angel è il conflitto interno che la spinge a voler punire l'assassino di sua madre. Si è convinta che questo atto devastante, a prescindere dalle conseguenze, darà alla sua vita un significato. Ho cominciato a lavorare su questa storia in un periodo in cui sentivo una lenta e costante separazione da me stesso e ciò che sentivo era significativo. Mi ha fatto comprendere come il desiderio di uno scopo, di non sentirsi alla deriva, possa essere così intenso da costringerti ad aggrapparti ad esso indipendentemente dalle conseguenze. Volevo esplorare questo tema attraverso un personaggio femminile che non fosse facile da capire o con il quale fosse facile immedesimarsi. Durante questo periodo, lavoravo come volontario per un'organizzazione chiamata Peace4Kids, che offre a ragazzi senza genitori una comunità sicura in cui crescere. Da queste giovani donne e uomini ho imparato tanto sulla resilienza e il coraggio. […] Sapevo che questo film poteva offrire l’occasione di far risuonare la forza e la ferocia della loro voce. Ma sapevo anche che, se volevo ambientare il film in questo mondo, era fondamentale scriverlo con qualcuno che vi aveva vissuto. Attraverso P4K, ho incontrato la scrittrice Angelica Nwandu, impegnata nella difesa dei bambini orfani. Lei e io abbiamo creato una connessione istantanea e una volta che abbiamo iniziato a scrivere insieme, la sceneggiatura ha iniziato ad assumere la sua forma tridimensionale. […] Questa è una storia sulla possibilità di riscoprirsi e sul potere di un legame onesto con un altro essere umano. Dentro di noi convivono l’oscurità, l’innocenza infantile, l’angoscia della perdita, il bisogno di sopravvivere e, soprattutto, l’amore.