ELEMENTS +10

“Il giorno in cui il bambino si rende conto che tutti gli adulti sono imperfetti, diventa un adolescente; il giorno in cui li perdona, diventa un adulto; il giorno che perdona se stesso, diventa un saggio.”

Alden Albert Nowlan

 

La pre-adolescenza è un tempo difficilissimo per ragazzi e genitori. Quando le crisi dell’infanzia sembrano concludersi, cominciano battaglie molto più dure e ad armi decisamente impari.

Sul piano fisico e fisiologico il preadolescente è già alle prese con la tempesta ormonale che muterà rapidamente il suo corpo e che lo condurrà alla maturazione sessuale. Sul piano psichico, in merito alle funzioni cognitive, si avvia il processo che porterà al passaggio dal pensiero concreto a quello formale.

Il richiamo dell’esterno, del gruppo degli amici, dei nuovi stimoli dati dalle trasformazioni fisiche oltre che psicologiche, spingono il bambino di ieri sempre più al largo e le certezze del giorno prima si trasformano in drammatici interrogativi.

È in questa fase che il mondo degli adulti svela spesso il suo lato oscuro, quello che prima si subiva ma non si comprendeva comincia ad acquisire senso. Ma il quadro che ne viene fuori non è sempre tranquillizzante. Il rifugio al quale si ricorre è il mondo dei pari – reale o virtuale - e il conseguente aumento del tempo trascorso fuori casa o in isolamento nella propria camera che comincia a diventare spazio interdetto per i genitori.

A questi atteggiamenti oppositivi si alternano momenti che denunciano la necessità, ancora presente e forte, della presenza e dell’attenzione da parte degli adulti.

Per tutte queste ragioni è difficilissimo scegliere opere che sappiano suscitare interesse, curiosità, passione nei giurati di Elements +10.

Nella sezione si propongono lungometraggi e cortometraggi sia animati che fiction.

I film cercano di mostrare realtà a diverse latitudini e come i ragazzi abbiano in comune difficoltà (ad esempio il dialogo con genitori e docenti ma anche con i coetanei), interessi (la musica, i giochi, lo sport), sentimenti (la paura per un’autonomia desiderata ma temuta, il senso di inadeguatezza, la curiosità per l’altro sesso). Insomma: come vivono i loro coetanei e come, in culture differenti, questo delicato passaggio viene vissuto? Quali sono i riti di passaggio con i quali misurarsi? Quali gli aspetti comici o drammatici del crescere oggi nel nostro mondo? E come i registi di paesi diversi scelgono di raccontare i ragazzi? Sono queste le domande alle quali cerchiamo di dare risposta, ben consapevoli che essa sarà sempre parziale.