Una fiumana di ragazzi ha invaso ieri sera la Sala Truffaut per assistere al titolo del momento, Barbie.
"Mi sento uno di Giffoni. Mi sento a casa qui". Il generale pluridecorato Carmine Masiello,sottocapo di Stato maggiore della Difesa, apre con una carezza sulla guancia del festival la settima giornata della sua edizione numero cinquantatrè. 
Sono 1,4 milioni i bambini in Italia che vivono in famiglie povere, le quali non possono permettersi uno standard di vita accettabili, comprese le spese legate alla cura e all’igiene della persona. Un problema non solo sociale, ma anche culturale, economico e sanitario.
Le emozioni del #GiffoniFilmFestival passano anche per un film speciale, quello di una vita che riparte e che non lascia spazio ai titoli di coda ma sempre ad un nuovo ed unico trailer, fatto di sorprese, alti e bassi nonostante gli ostacoli. Indispensabile: come è stato l’incontro dell’atleta paralimpica Ambra Sabatini in Sala Galileo.
“Possiamo essere miserabili o nobili, siamo sempre noi a deciderlo. Se riusciamo ad essere persone migliori, a prenderci cura dell'altro, ad aiutare chi ha bisogno, a rinunciare alla sopraffazione, non avremo neanche più paura della morte, perché una luce si accenderà dentro di noi”. 
I protagonisti di questo viaggio alla scoperta dei luoghi che hanno segnato la storia dell’umanità, a causa della Seconda Guerra Mondiale, sono tre ragazzi adolescenti. I tre studenti di un liceo israeliano, partono con la scuola per effettuare una gita scolastica in Polonia.
Umberto Nobile è un ingegnere aeronautico italiano. Conduce una vita tranquilla e ha un’amica inseparabile. Si tratta dell’amata cagnolina Titina, trovata in strada a Roma, salvata dal randagismo.
A #Giffoni53 spazio ai prodotti realizzati nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso dal Ministero della Cultura – Direzione Generale cinema e audiovisivo – e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. 
Il dolore, la separazione coniugale vissuta come un lutto, poi il buio e lo profondo. "Mi manchi amore mio": una donna parla al marito che non c'è più. Lisa sceglie l'armadio come luogo delle rivelazioni, diventa il suo mondo, la prospettiva.