Domenica, 19 Agosto 2018 17:07

DA GIFFONI ALLA SERBIA: L’ARTE DELL’INTEGRAZIONE RACCONTATA DAI GIURATI AL DANUBE PEACE BOAT

Una "floating intercultural classroom" - letteralmente una classe interculturale galleggiante - è questa la definizione attribuita dal Media Education Centre di Belgrado (Serbia) al progetto Danube Peace Boat. Dal 30 luglio al 12 agosto, le giffoners Camilla Lombardo e Noemi Cerrato hanno viaggiato per due settimane lungo il tratto del Danubio che bagna la Serbia, scoprendo non solo un meraviglioso territorio ma anche come supporti digiti e audiovisivi possano essere mezzo d’integrazione e impegno sociale.

“È stata un’esperienza davvero interessante e stimolante poiché ci siamo confrontate non solo con una cultura in apparenza così diversa e lontana dalla nostra ma anche con altri ragazzi provenienti da tutta Europa - spiegano - la prima settimana, fino al 5 agosto, abbiamo alloggiato in un ostello nel centro di Belgrado. Milica, la nostra guida, ha accompagnato noi e un altro ragazzo russo in giro per la città e insieme a lei abbiamo avuto modo di scoprire la cultura, i luoghi e le tradizioni serbe“.

Tanti e preziosi i ricordi collezionati dalle due giurate: “Miomir, l’organizzatore, ci ha spiegato il suo lavoro e il progetto, che porta avanti da molti anni con grande successo, sotto la sua direzione abbiamo iniziato a pensare a varie idee che si rifacessero al tema della pace in tutte le sue molteplici forme - continuano - dal 5 al 12 agosto, invece, siamo state a Novi Sad, città universitaria e capitale europea della cultura 2019. Lì abbiamo incontrato gli altri ragazzi con cui poi abbiamo lavorato; molti erano professionisti nel campo del cinema, altri volontari e venivano da tutta Europa: Ungheria, Grecia, Macedonia, Portogallo, Croazia, Bosnia Erzegovina, Russia“.

Un modo per confrontarsi e imparare a lavorare insieme, in piena ottica Giffoni: “In totale sinergia abbiamo sviluppato varie idee per dei cortometraggi, ci siamo divisi in gruppi per lavorare a tutte le fasi della creazione, dalla storyboard alla ricerca della giusta location, dalle riprese fino al montaggio ed editing finale - concludono - è stata una settimana molto intensa, grazie a questa esperienza abbiamo avuto modo di affacciarci a pieno nel mondo del cinema, confrontandoci con giovani esperti del settore e allo stesso tempo affrontare argomenti molto importanti nella società di oggi come la pace ed il superamento della discriminazione“.

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