Sabato, 02 Dicembre 2017 09:43

NEET: gli under 30 che “non studiano e non lavorano” al centro delle iniziative promosse dalla Fondazione Cariplo

Un convegno per scoprire e comprendere il fenomeno Neet (“Not in Education, Employment or Training") letteralmente i giovani “non impegnati nello studio, nel lavoro o nelle formazione”. È stato questo il cuore dell’incontro organizzato a Milano, venerdì 1 dicembre, dalla Fondazione Cariplo, l’Istituto Toniolo e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, nell’ambito del progetto “Neeting2”.

Tra gli ospiti dell’incontro anche l’ideatore e direttore del Giffoni Experience, Claudio Gubitosi, insieme a Paola Bignardi, membro del Cda della Fondazione Cariplo e dell’Istituto Toniolo; Alessandro Rosina, docente di Demografia all’Università Cattolica del Sacro Cuore - Osservatorio Giovani Istituto Toniolo; Elena Marta, docente di Psicologia sociale; Francesco Pastore, docente di Economia all’Università della Campania Vanvitelli; Francisco Simões, ricercatore del Center for social research and intervention - University Institute of Lisbon e Kyriaki Kalimeri, ricercatrice di Isi Foundation. Nella tavola rotonda “Connettersi con i giovani” sono intervenuti anche a Daniela Battisti, del team per la trasformazione digitale del Governo italiano e Nico Colonna, direttore di Smemoranda.

“L’Unione Europea - ha affermato Gubitosi - ha definito ‘NEET’ i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni, che per svariati motivi hanno precocemente abbandonato gli studi e che ora si trovano esclusi dal mercato del lavoro. In Italia l’universo dei Neet, che anagraficamente arriva fino ai 29 anni, è composto da oltre 2,4 milioni di giovani, vale a dire il 18,4% della popolazione. Un fenomeno preoccupante e negli anni in costante crescita, passando dal 7% del 2007 al 18,4% nel 2013 (con un aumento del 162%)”.

I Neet, quindi, sono un insieme variegato di persone di cui fanno parte sia giovani in cerca di un’occupazione (attivi), sia giovani non occupati né alla ricerca di un lavoro (inattivi) con vissuti e background familiari diversi, che esprimono esigenze differenti a seconda dell’età. Fondazione Cariplo ritiene l’alleanza con le organizzazioni del terzo settore un elemento fondamentale per migliorare la situazione e, da anni, chiede agli enti non profit lombardi di collaborare affinché possano offrire a questi giovani un’opportunità concreta. Obiettivo: mettere a disposizione dei ragazzi un’esperienza motivazionale attraverso un tirocinio remunerato di 4-6 mesi presso le proprie realtà. Il progetto NEETwork prevede una collaborazione con la Regione Lombardia e fa leva sui servizi e sulle risorse messe in campo dal programma “Garanzia Giovani”.

“Sempre più frequenti sono i segnali di emergenza che provengono dalle nuove generazioni - ha concluso il direttore di Giffoni Experience - e alla crescita costante di malessere e incapacità di realizzazione della popolazione giovanile, bisogna rispondere con iniziative pensate su misura per loro”.