Mercoledì, 16 Agosto 2017 11:43

Danube Peace Boat, in Serbia l’arte dell’integrazione raccontata dai giurati del Giffoni

Una "floating intercultural classroom" - letteralmente una classe interculturale galleggiante - è questa la definizione attribuita dal Media Education Centre di Belgrado (Serbia) al progetto Danube Peace Boat. Dal 24 luglio al 6 agosto, le giurate Natalina Caiazza (18 anni) e Mariangela Vecchio (23) hanno viaggiato per due settimane lungo il tratto del Danubio che bagna la Serbia, scoprendo non solo un meraviglioso territorio ma anche come supporti digiti e audiovisivi possano essere mezzo d’integrazione e impegno sociale.

“L’esperienza che ho vissuto con il Danube Peace Boat è stata unica – ha commentato Mariangela Vecchio - ho conosciuto ragazzi provenienti da ogni angolo del mondo, insieme abbiamo dato vita a progetti artistici molto originali. Ho sperimentato la stop motion, gli origami e sono stata protagonista di interviste e cortometraggi day by day”.

Tra i ricordi più preziosi che Mariangela ha riportato a casa c’è la collaborazione con alcuni giovani disabili provenienti dalla scuola Milan Petrovic di Novi Sad. “Attraverso l’arte siamo riusciti a comunicare abbattendo la barriera linguistica – ha continuato – fianco a fianco abbiamo collaborato al progetto Guernica, la reinterpretazione dell’opera di Picasso in chiave “pacifica”, e all’iniziativa Magical Moments, la realizzazione di un documentario sul momento più importante della nostra vita”.

Belgrado, Novi Sad, Backa Palanka sono solo alcune città toccate dai giffoners durante il viaggio. “Abbiamo partecipato a conferenze, visitato musei e parchi archeologici, riuscendo così ad apprezzare tutte le meraviglie storiche, artistiche e architettoniche che la Serbia ha da offrire – ha concluso Mariangela - le persone con cui ho condiviso questo progetto sono state disponibili e cordiali, lasciandomi un ricordo meraviglioso”.