Lunedì, 17 Luglio 2017 10:14

Aura e GENEA Antichità insieme per una serata di solidarietà

Arte, solidarietà, musica e danze popolari. Sono questi gli ingredienti che hanno reso magica la serata benefica di AURA, l'espressione sociale del Giffoni Experience, al Giardino degli Aranci.

Nelle parole della presidente Alfonsina Novellino, che ha aperto la serata, ancora viva l'emozione vissuta lunedì 10 luglio all'anteprima del Festival a Santa Maria Castellabate alla presenza di quattro piccoli pazienti del Bambino Gesù, una delle quali ha ringraziato la Presidente di AURA con una toccante mail, letta dalla Presidente. "AURA - ha detto Novellino - è una grande casa che accoglie tutti puntando costantemente all’obiettivo principale dell’Associazione, aiutare i ragazzi più bisognosi”.

Condividendo gli scopi sociali di Aura, GENEA Antichità ha raccolto l’invito a organizzare un'asta di beneficenza di mobili antichi. Concreti i risultati fin qui ottenuti: “Le tre precedenti aste – ha sottolineato Genè Andria, banditore dell’asta - hanno consentito di devolvere la somma complessiva di 10mila Euro a favore di Medici senza frontiere, dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù e, su suggerimento del sindaco, a favore delle famiglie disagiate di Giffoni Valle Piana. L’augurio è che questa quarta edizione possa produrre mezzi finanziari adeguati a favore di un ospedale che segue giovani pazienti oncologici”.
La serata ha visto la consegna di una targa al saggista originario di Pagani Isaia Sales, per il suo impegno civile e culturale.

Il riconoscimento è stato consegnato dal Sindaco di Giffoni Valle Piana, Antonio Giuliano. Gli interventi musicali affidati alla SHAHAR BAND, gruppo jazz costituito da medici e professionisti con la passione per la musica: Enrico Peluso, Alba Conte, Antonio Mastantuoni, Gerardo Paladino, Michele Siani, Dino di Filippo e da Ernesto Pintore. Quest’ultimo, esibendosi per la prima volta a Giffoni con la Band, si è detto molto emozionato: “È certamente più facile per me parlare ad una platea di medici ortopedici”, ha scherzato.

La chiusura dello spettacolo è stata affidata alle danzatrici dell’Associazione culturale Le Fucarìa, che hanno coinvolto il numeroso pubblico presente in una rivisitazione della pizzica salentina.