Venerdì, 02 Dicembre 2016 16:58

Picentini, siglato il Protocollo tra Giffoni Experience e Comune Di Pontecagnano Faiano

Gubitosi: “Dobbiamo creare un grande piano regolatore culturale di tutta l'area”

Mettere a sistema una nuova progettualità culturale ripartendo da un unico patrimonio, comune denominatore di un territorio che può e deve riscoprire la propria storia e le proprie risorse per sviluppare e promuovere la sua straordinaria unicità e offrire ai suoi giovani le dovute opportunità professionali: è la sintesi e lo scopo del Protocollo d’Intesa siglato questa mattina tra il Comune di Pontecagnano Faiano e il Giffoni Experience. Si tratta del primo importante tassello teso a dare concretezza al progetto “Picentini”, la nuova idea strategica lanciata dal direttore Gubitosi per creare “un grande piano regolatore culturale di tutta l'area”.

Partendo da alcuni obiettivi quali l’accrescimento della coscienza di un patrimonio culturale comune e condiviso, la formazione culturale e lo sviluppo creativo dei ragazzi e la sensibilizzazione di cittadini e visitatori alle bellezze e alle produzioni di eccellenza del territorio e della regione Campania, l’ente comunale e il GEX si impegnano a collaborare reciprocamente per l’organizzazione di azioni di promozione on line e off line e la pianificazione di attività, eventi e iniziative formative utili allo scopo. A sottoscrivere l’intesa, presso la Biblioteca Civica “Alfonso Gatto” all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano, il Sindaco di Pontecagnano Faiano Ernesto Sica e il direttore del Giffoni Experience Claudio Gubitosi, alla presenza dell’Assessora comunale alla cultura Lucia Zoccoli e della direttrice del Museo Luigina Tomay.

“Questa collaborazione – ha ricordato l’Assessora Lucia Zoccoli – prende spunto dalla genialità del Direttore Claudio Gubitosi che, qualche tempo fa, ci ha riuniti attorno ad un tavolo di confronto con altri rappresentanti istituzionali dei Picentini avviando un percorso straordinario rivolto alla valorizzazione del nostro comune patrimonio. È un’idea eccezionale mirata anche a cogliere le opportunità previste dai bandi per i fondi Poc e Por di prossima pubblicazione. Con il Giffoni Experience intendiamo anche intraprendere un percorso didattico innovativo per i giovani e raccontare il leit motiv del nostro Museo, della nostra Biblioteca Civica e del nostro immenso tesoro, rendendoli riconoscibili e apprezzati fuori dai nostri confini”.

“Ho accolto con immenso entusiasmo – ha detto il Sindaco Sica – la stupenda sfida lanciata dal nostro Cittadino Onorario Claudio Gubitosi che, con la sua passione e le sue competenze, sicuramente favorirà il rafforzamento di una rete sociale, culturale e politica dei Picentini a favore dei nostri patrimoni e della realizzazione di un percorso formativo ed educativo aperto a tutti i giovani e agli stessi amministratori. Crediamo in questo progetto ed è nostra intenzione rafforzarlo con impegno e determinazione auspicando la più ampia convergenza possibile da parte di tutte le istituzioni. La firma del protocollo è per noi motivo di orgoglio e rappresenta una tappa storica per la Città di Pontecagnano Faiano e per un comprensorio dalle immense potenzialità che può essere fortemente sostenuto dall’esperienza internazionale del Direttore Gubitosi”.

“Il progetto promosso da Giffoni Experience e subito condiviso dal Comune di Pontecagnano Faiano – ha sottolineato la direttrice Tomay – è assolutamente in linea con i programmi e le direttive che ci siamo dati nel percorso di promozione del nostro Museo che, attraverso una forte sinergia, si apre sempre più al territorio, alla conoscenza e alle sue peculiarità. Ritengo che sia di fondamentale importanza avere la massima consapevolezza della propria storia e delle proprie origini e sono davvero felice di poter affiancare e sostenere le finalità del protocollo di intesa per riportare l’eccellenza di queste terre e di chi le ha abitate al centro dell’attenzione. Un progetto come questo  guarda molto lontano e ci riempie di grandi aspettative. Daremo tutto il contributo possibile per il suo sviluppo, mettendo a disposizione la nostra competenza e i nostri archivi”.

“Sono partito dalla semplice considerazione che l’idea Giffoni è una risorsa che appartiene non solo al comune dove si è sviluppata, ma è, e deve essere a disposizione, di tutto il territorio che, pur avendo una morfologia culturale dal grande valore politico, geografico, storico, stenta a farsi conoscere”, ha spiegato Claudio Gubitosi. “Siamo grati a questa terra alla quale abbiamo dato molto ma dalla quale abbiamo anche ricevuto tanto. Ha potenzialità immense così come i nostri giovani e sento forte il dovere di trasferire le mie conoscenza e la mia esperienza favorendo l’istituzione di una grande rete dei Picentini. Pur avendo la mente aperta sul Mondo, infatti, avverto la necessità di un ritorno a questo territorio perché Giffoni è patrimonio di tutti e la vera sfida è mettere insieme peculiarità, ricchezze, storia e identità che reputo uniche. Dobbiamo mettere in rete nuove progettualità e ragionare su un percorso comune dove si prendono i singoli campanili e si fa un’unica cattedrale: una grande opera unica per mettere in moto l’economia locale e fare in modo di porre fine alla desertificazione e al depauperamento della nostra principale risorsa, i nostri ragazzi”. Il direttore ha poi anche tracciato la strada da seguire per la realizzazione del progetto.  “È fondamentale – ha proseguito il Direttore Gubitosi - una sintonia amministrativa, c’è assoluto bisogno di un piano regolatore culturale di tutta l’area dei Picentini, per farla crescere armonizzando anche i suoi eventi. Insieme possiamo e dobbiamo mettere in moto un’economia locale, utilizzando le opportunità che lo Stato e l’Europa riservano. Il patrimonio è la parola chiave per costruire questo progetto che si dovrà muovere seguendo tre passaggi: avviare uno screening per meglio comprendere le potenzialità e le esigenze del territorio; incontrare i giovani e intercettare i tutte le intelligenze di cui abbiamo bisogno; mettere insieme le amministrazioni per valorizzare e promuovere il patrimonio che, se non viene messo sul mercato, è morto, e renderlo non solo fruibile ai cittadini ma soprattutto materia di lavoro per i nostri giovani”.