Martedì, 19 Luglio 2011 00:00

Giffoni e Vivace per le intolleranze alimentari

 

celiachia“Intolleranze alimentari e giovani del mondo. Quale rapporto oggi?” il tema dell’incontro di sensibilizzazione tra Vivace - Vetrina delle Intolleranze Alimentari - e il Giffoni Film Festival promosso questa mattina nell’ambito delle abituali “finestre” di approfondimento che quotidianamente l’evento diretto da Claudio Gubitosi apre sui temi sensibili legati al mondo dell’infanzia.

 

Una preziosa occasione di approfondimento e di informazione focalizzata questa volta sulla conoscenza della “non malattia” della celiachia e delle intolleranze alimentari, e, più in generale, della prevenzione per un’alimentazione corretta ed equilibrata.

A parlarne in Sala Conferenze alla 41esima edizione del GFF il Presidente dell’Associazione LaborSALERNO, organizzatrice della manifestazione Vivace Maria Rosaria Scuoppo,  il responsabile dell’Unità Operativa di Allergologia ed Immunologia Clinica dell’Azienda Universitaria Ospedaliera di Salerno Sergio Poto ed il prof. Giuseppe Perillo Direttore del Dipartimento delle Specialità Mediche dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno.

A snocciolare i numeri del fenomeno in Campania, il professore Perillo: “La celiachia colpisce l’1% della popolazione su base italiana, un trend confermato anche in Campania e nei cui confronti la nostra Azienda Ospedaliera intende agire con particolare attenzione attraverso i due Centri di supporto attivati: uno dedicato agli adulti ed un altro ai bambini”.

 

La diagnostica resta un punto fondamentale. “Il primo snodo da risolvere per coloro che soffrono di intolleranze alimentari è scoprirlo – ha spiegato il dottor Poto -  il 70% dei casi nei sintomi non sono tipici, e vengono facilmente confusi come semplici difficoltà digestive. Per questi diventa di conseguenza più difficile la diagnostica. Oltre a ciò, nella prossima edizione di Vivace ci occuperemo anche dell’epidemia dell’obesità infantile, focalizzando l’attenzione sull’origine alla base del fenomeno, sempre più spesso di tipo comportamentale.”

“Il bambino obeso è un pluripatologico, perché oltre ai problemi di ordine psicologico alla base della sua patologia, soffrirà inevitabilmente delle complicazioni fisiche del problema” ha aggiunto il professore Perillo. “Occorre necessariamente informazione e prevenzione, e il Giffoni Film Festival in questo può fare una grande parte”.

 

E il direttore Gubitosi non si è tirato certo indietro. “Grazie a voi che ci avete fatto conoscere meglio un problema che in molti casi stravolge la vita relazionale di bambini e giovani e i programmi che la realtà sanitaria locale mette in campo per prevenirli e risolverli. Ogni volta che abbiamo avuto l’occasione di comunicare il tema, trovando film che ne parlavano, lo abbiamo sempre fatto. Da tempo ho un’idea: il nostro territorio potrebbe ospitare un Centro dove i ragazzi che soffrono di obesità possano riscoprire l’importanza di un alimentazione sana ed equilibrata e disintossicarsi dei tanti, troppi messaggi da cui sono aggrediti”. Un’idea apprezzata dal professore Perillo che, suggerendo a Gubitosi di trovare una Fondazione in grado di sostenere economicamente il progetto, ha dato subito la disponibilità dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno a fornire tutto l’eventuale supporto scientifico.

 

Intanto il GFF sarà partner della IV edizione di Vivace, la Vetrina delle Intolleranze Alimentari in programma dal 29 settembre al 2 ottobre a Salerno.  “Ringrazio sinceramente il direttore Gubitosi per la sensibilità mostrata a questo tema e per lo spazio che ci ha dedicato all’interno del suo grande contesto – ha detto il Presidente Maria Rosaria Scuoppo - dando ai nostri esperti e medici la possibilità di dialogare con i tanti giovani convenuti al Festival da ogni parte del mondo al fine di sensibilizzarli verso l’adozione di comportamenti alimentari giusti. Lo ringraziamo inoltre per la possibilità conferitaci di poter portare all’attenzione del grande pubblico, attraverso l’incontro-stampa dedicato, testimonianze e pareri medico-scientifici. La formazione attraverso una giusta informazione, prima che essere rimedio, è prevenzione”.


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