Scope elettriche, percussaglie, tastierine giocattolo. Sono solo alcuni degli strumenti che Maurizio Capone e BungtBangt, questa sera in concerto nell'Arena Alberto Sordi del Giffoni Film Festival 2011, utilizzano da anni per comunicare la loro idea di musica.
Innovatori come i dj negli anni '80, sono “padri di un genere musicale”: sono polistrumentisti e musicisti che suonano canzoni in un linguaggio dichiaratamente popolare, semplice e accessibile alle masse. In questo meltin' pot di canzoni, suoni e contaminazioni stilistiche (reggae, funky, pop, hip hop, techno, jungle tutto con un pizzico di napoletanità) si coglie sempre un senso profondo. In scaletta saranno presenti tutti i classici del loro repertorio, tra le altre: “Un'altra canzone d'amore”, “Blokko del traffico”, “Project ReEvolution”, “Lisca di Pesce” e immancabile “Il Ballo del PorPonPof”.
Tutti gli strumenti del gruppo sono stati realizzati con materiale riciclato: scope-chitarre, parquet-basso, bidoni-batterie, giocattolini-pianoforti suonano come strumenti tradizionali. Una filosofia di vita, di suono, d’arte…
Capone & BungtBangt, al secolo
Contemporaneamente alla sua attività cantautorale, infatti, Maurizio Capone trasmette da sempre il concetto del riciclo creativo, per costruire e “far cantare” strumenti provenienti da materiali destinati alle discariche. “Mi piace definire quest’ambizioso progetto come un vero e proprio laboratorio mobile universale” dichiara l’artista. “Tutti possono partecipare ai workshop, l’importante è coglierne il messaggio di eco-sostenibilità”. Il significato fondamentale dell’attività di Maurizio Capone e del suo gruppo è che “La musica è di tutti e può essere fatta con poco”.
Il 13 luglio intanto, affiancati dai ragazzi del Giffoni, Capone e il suo gruppo hanno organizzato uno spettacolare FLASH MOB, sotto la super visione dei coreografi Serena Serino e Massimiliano Balestra, che ha avuto po’ il senso di un “WELCOME PARTY” scandito dal travolgente ritmo caraibico de “Il Ballo del PorPonPof”. E intanto, su www.facebook.com/pages/Giffoni-Film-Festival aumentano le “iscrizioni”. “Il nostro Eco-Ballo”, dichiara il leader della band “è stato scritto per essere ascoltato e ballato da chi già è sensibile al tema della salvaguardia dell’ambiente, e soprattutto da chi non lo è”. L’idea è quella di trasferire quell’irresistibile e contagiosa voglia del “Il Ballo” a tutti abbiano voglia di “cambiare musica” e di farsi trascinare da un nuovo ritmo. Annuncio: Per tutti i ragazzi del Giffoni ci sarà possibilità di scaricare gratuitamente “Il Ballo del PorPonPof” entrando nel