Lunedì, 30 Gennaio 2017 16:37

Cristian Patanè

Vi presento oggi la storia di un giffoners Cristian Patanè di Avola.

Sono certo che lui aspettava da tempo il post in questa rubrica dedicata agli ex giurati. Ma l'ho fatto soffrire. Un gioco.

A volte è facile dare giudizi affrettati, evasivi, definiti, di persone che sono strutturati diversamente da altri. E quando difendono idee e scelte anche con arroganza, forza, determinazione, fino a farti irritare e a chiudere il discorso, si rischia di essere superficiali e di non utilizzare i metodi diversi di comunicazione e comprensione. Cosa cerchi in quella persona? Quali sono le qualità che cerchi? Come conciliare le varie esigenze senza bollarle da subito per pretestuose o appunto arroganti? Questo è stato ed è il mio rapporto con Cristian.

La storia. Oltre un decennio fa Giffoni Film Festival fu invitato dall'amministrazione del Comune di Avola, nella bella Sicilia, per realizzare uno dei nostri Movie Days; Cristian aveva poco più di 12 anni e ci è subito saltato all'occhio per l'irruenza e la voglia di far sentire la sua opinione.

Da allora Cristian non ci ha più lasciato: per 11 anni in giuria prima, poi masterclass e oggi nel nostro staff di collaboratori.

In questo asso di tempo, Cristian è diventato il regista più giovane d'Italia, ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui la candidatura al David di Donatello per il suo corto “Le Notti Bianche”, ed è stato selezionato come Giovane Eccellenza del cinema italiano nel mondo dal Ministero della Gioventù.

Ho sempre creduto in Cristian e ho investito parecchio tempo e risorse nella sua vulcanica creatività, tanto che nel 2014 gli affidai il progetto innovativo di Giffoni Idea, una piattaforma partecipativa ideata per far crescere le “produzioni dal basso” attraverso il crowdfunding.

L'esperimento andò bene, tanto che il capo dipartimento della sezione Innovazione di Giffoni, Luca Tesauro, inglobò la start up in quello che sarebbe stato poi il progetto di Giffoni Innovation Hub.

Oggi Cristian ha 25 anni e collabora con noi nei dipartimenti Innovazione e Produzione.

Più volte Cristian ha dichiarato apertamente il suo amore per Giffoni e per tutto lo staff, continua a chiedermi spesso consigli nei momenti in cui deve affrontare scelte importanti per la vita e la carriera.

Ho contribuito a plasmare il suo carattere irruento e spigoloso, una mente brillante figlia di un'essenza pura e di un'etica salda, attraverso l'amore, l'ascolto e la pazienza. Oggi questo lo posso sottoscrivere. Quando affidai a lui il compito di scrivere e realizzare nel 2014 un video di comunicazione complesso per raccontare le strategie ,le progettualità, la storia dell'idea ,la gestione dei fondi pubblici e la relativa ricaduta economica, notai non poco panico in giro nei corridoi e stanze del festival. Potevano avere ragione ma ero sicuro di poter raggiungere l'obiettivo che mi ponevo proprio affidando a lui questo progetto impossibile. Come produttore esecutivo scelsi Francesco Paglioli, che affiancai a Cristian proprio per la saggezza, la calma e la dolcezza. Il team di produzione nel frattempo era impegnato in altri programmi. Nel realizzare il film ho avuto con lui momenti di forte tensione. Gli imposi almeno cento modifiche nelle varie fasi di Produzione .Il risultato è stato eccellente. Le strategie di comunicazione sono andate a buon fine con il plauso perfino dei nostri finanziatori pubblici. Bisogna credere nelle risorse umane ed avere ,se possibile, anche tanta pazienza. Da un curriculum o colloquio non capirai mai lo spessore e la qualità di una persona. Se poi il rischio si associa all'intuizione, e io ho questo dono, si raggiungono buoni risultati.

Sono orgoglioso di lui e per i suoi successi di artista ed imprenditore: quest'anno ha realizzato il suo ultimo corto in pellicola dal titolo “Amore Panico”, opera complessa e matura, e ha aperto la sua società, la Bridge Film, che si occupa di produzioni cinematografiche e di consulenza strategica per la comunicazione audiovisiva.

Last modified on Lunedì, 30 Gennaio 2017 16:47