Venerdì, 27 Luglio 2018 20:04

STEFANO PISANI, SINDACO DI POLLICA, RACCONTA LA CITTÀ ‘SLOW’ AI MASTERCLASSER: “CREIAMO FELICITÀ”

“Giffoni è felicità”. L’idea del direttore Claudio Gubitosi si riflette nella visione di Città Slow. “Rendere la bellezza accessibile a tutti. È questa la scelta. Abbiamo deciso di cambiare il metodo di sviluppo della città, preoccupati di rendere felici le persone che vivono nelle comunità. La felicità spesso viene pensata come intangibile, immateriale, noi cerchiamo di renderla concreta”: è un’inversione radicale di prospettiva quella evidenziata da Stefano Pisani, sindaco di Pollica e presidente della rete delle Città Slow nel mondo. Una lectio appassionata e stimolante, che travolge la Masterclass Green, mentre si concede alle domande dei giovani, molte delle quali sulla figura del sindaco Angelo Vassallo. “Città che hanno deciso di lavorare insieme e di cambiare il modello di sviluppo - afferma - Troppa velocità non riesce ad esprimere adeguatamente la realtà che viviamo e a trasmettere il valore della lentezza. Una visione del mondo partita da quattro sindaci, ispirata da Carlo Petrini di Slow Food. Non inseguire la necessità di costruire tante case, ma creare felicità: un concetto ormai in disuso, un sentimento dell’anima che cerchiamo di rendere pratico nella nostra vita quotidiana”.  Apologia e recupero del concetto di lentezza, quindi, e di rispetto del territorio. “Voi giffoners in questi giorni avete incontrato il presidente Legambiente Stefano Ciafani e il ministro Sergio Costa: quest’anno va di moda il bando alla plastica monouso per rispettare il pianeta, ma per Città Slow non è sufficiente. È solo una parte pezzo. Noi ci preoccupiamo di eliminare le cose che lasciano un’impronta, che hanno un impatto ambientale. Creiamo alternative. L’ambiente è il vero modello di sviluppo del futuro, perché la biodiversità devi tradursi in creazione di occupazione. L’inquinamento da plastica ha prodotto uno scenario  drammatico per l’oceano, però da un’altra prospettiva chi produce bicchieri biodegradabili crea lavoro”. Economia e socialità, che si traducono in sviluppo e occupazione e, infine, in felicità.  Da Città Slow è partito anche il “Patto dei sindaci per lo sviluppo equo e sostenibile” presentato all’Ue, per vivere bene e a lungo, oltre l’equilibrio di bilancio delle amministrazioni, sviluppando servizi.  “È complicato sui territori. A Pollica lo abbiamo declinato in una modalità divertente – insiste Pisani - Del futuro di Pollica ne discutiamo davanti al bar, condividere con i cittadini la linee di sviluppo, come per il Puc (piano urbanistico comunale) con cartografia, parlando con gli anziani. Le vecchie vie comunali sono diventate sentieri da trekking. Ci siamo confrontati con i giovani che ci chiedono perché rimanere qui. Adesso è facile viaggiare, tutti i ragazzi sono cittadini del mondo, però trascuriamo il mondo da cui partiamo. Gran parte del territorio agricolo è abbandonato e occorre farlo tornare produttivo per il made in Italy che significa futuro, occupazione, Dieta Mediterranea, per garantire la sopravvivenza dei territori”.  Scelte di sostenibilità come l’acquisto di terreni per insegnare ai giovani come costruire le aziende agricole del futuro. Una condivisione di futuro che ai social network preferisce il contatto umano, l’incontro, lo stare a tavola insieme, come insegna la Dieta Mediterranea, conversando, confrontandosi, dialogando, con l’integrazione dei migranti, senza però demonizzare la tecnologia, che è uno dei driver di sviluppo delle città slow per garantire la comunicazione con il mondo. Pollica diventa così modello a cui ispirarsi per altre città slow, presenti in America e in Europa, o in villaggi in Colombia che hanno scelto di riconvertire le piantagioni di cocaina in caffè. Una visione slow che ha investito anche la Cina, con un miliardo e 300milioni di abitanti, tanto da chiedere il contributo della nostra rete nella sostenibilità ambientale e nella gestione di risorse ambientali, acqua, biodiversità: “Rispetto alla rincorsa al potere, hanno cambiato rotta e hanno deciso di investire 11miliardi di euro per una città slow da zero, inclusiva, rispettosa dell’ambiente, Changshan Slow City. Abbiamo  deciso di lanciare altri 5 progetti da zero. Il paradosso è che in Italia abbiamo perso la capacità di cambiare le cose, di pensare che possano cambiare”.  Emozionate il ricordo di Angelo Vassallo ai masterclassers: “Pollica nel 1995, nella fascia costiera di Acciaroli aveva una piazzetta di asfalto con distributore di carburante al centro. Si faceva il turno per dormire. Oggi è una meta turistica diversa, accogliamo tutte le fasce sociali, più ricche e meno ricche perché il mare è di tutti.  Le acqua sono tra le più pulite d’Italia, aperte all’accoglienza. No ci sarei io oggi se non fossi stato vice sindaco di  Angelo Vassallo. Spero che tutti possiate ricordare il mio sindaco, l’esempio migliore. Il 5 settembre del 2010 non  è morto e noi proviamo a realizzare nel tempo le idee che abbiamo condiviso. A Pollica ha recuperato centri storici, ha creato depuratori e reti fognarie, che oggi abbiamo migliorato e a breve acqua depurato sarà usata per il lavaggio delle imbarcazioni nel porto, con un risparmio di 50mila euro. Angelo ci ha insegnato che le cose possano cambiare, lui ci ha rimesso tutto, anche le vita. Spesso potremmo scegliere di cambiare, ma non lo facciamo”.

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