“I figli non sono il prolungamento del nostro ego”: è questo il titolo della tavola rotonda, nella sede del Centro socio-sanitario San Nicola, archivia il ciclo di convegni sulle tematiche della salute. Un evento, in collaborazione con l’associazione Angelo Azzurro, che affronta il tema della genitorialità.

“Quello della genitorialità, in particolare delle aspettative che si creano ancor prima che il futuro nascituro venga concepito, è un tema delicato – spiega Giulia Troisi, responsabile del centro San Nicola – Perciò è necessario parlare di cosa accade spesso inconsciamente ai futuri genitori, di argomenti quali la paura della morte e del dolore a cui pensa la futura madre, le paure del padre di perdere le attenzioni esclusive della compagna, le immagini del futuro nascituro come prolungamento dei propri tratti della personalità in una sorta di immortalità e prolungamento della propria famiglia”. Dal convegno – a cui, accanto a Troisi, hanno preso parte la psicoterapeuta Giulia Nannini, la neuropsichiatra infantile Giuseppa Ulturale e il presidente dell’associazione Angelo Azzurro Norberto Tedesco – è emerso anche il tema delle conflittualità che tornano a galla, di parti sconosciute e nascoste di se stessi relative alla propria infanzia, soprattutto se questa è legata a sentimenti non positivi quali rabbia, egoismo, frustrazione, risentimento verso i propri genitori. Tra gli argomenti trattati, infine, quello dei figli immaginari costruiti nella psiche dei genitori, “che quasi mai corrisponde all’immagine reale – spiega Troisi - Questi ultimi, dovendosi confrontare con una realtà completamente diversa dalla loro immaginazione, si trovano a disconoscere, se pur inconsapevolmente, il vero ‘io’ del figlio per far in modo che diventi esattamente ciò che loro hanno immaginato. Ma cosa succede quando i miti familiari vengono disattesi?”.