Giovedì, 26 Luglio 2018 19:18

ALEXANDRE ESPIGARES: “GIFFONI MI HA INCANTATO PERCHÉ METTE I BAMBINI AL CENTRO DI TUTTO”

Crudo, realistico ma anche tenero ed emozionante. La prima versione animata di ZANNA BIANCA arriva dritta al cuore degli Elements +10 che, questa mattina, hanno incontrato il regista Alexandre Espigares (premio Oscar per il Miglior cortometraggio d’animazione Mr. Hublot”).

Il filmmaker è rimasto esterrefatto dall’accoglienza entusiasta in sala: “Giffoni mi ha letteralmente incantato innanzitutto per lo sforzo che una città così piccola ha sempre fatto per mettere al centro i bambini. Loro hanno un dono speciale: reagiscono d’istinto, con le emozioni in bella vista, mentre noi adulti tendiamo a lasciarsi travolgere dal cinismo. Sono un pubblico eccezionale, hanno iniziato a battere le mani al primo accenno di musica, liberi di esprimersi senza paura che i genitori intimino loro silenzio e compostezza. In questo Festival si respira un’aria di leggerezza che si armonizza alla perfezione con l’idea che il cinema non debba solo divertire ma anche educare. La prima impressione ricevuta da questi ragazzi è stata incredibile”.

Il film è una sorta di pittura in movimento, capace di parlare anche in totale silenzio grazie agli occhi dei personaggi coinvolti. Un’opera che gioca con i generi e riesce a commuovere tanto i piccoli quanto gli adulti. “La parte più difficile non è stata la realizzazione di una scena in particolare – confessa Espigares ai giurati – ma non perdere di vista l’idea originale del film. Un regista non è mai totalmente soddisfatto del suo lavoro. Quando riesci a concludere un progetto, normalmente, realizzi solo il 75-80 per cento delle tue idee originali, qualche volta anche meno. In Zanna Bianca ci sono delle cose che avrei voluto migliorare ma devo ammettere che sono contento del risultato”.

Un lavoro appassionante, durato circa 4 anni, con l’obiettivo di portare al cinema l’indimenticabile romanzo di Jack London. Zanna Bianca è un lupo con un quarto di sangue di cane. È una creatura fiera e coraggiosa, e per questo sarà vittima della crudeltà dell’uomo. Dopo esser cresciuto nelle terre innevate, meravigliose ma ostili del Grande Nord, viene accolto da Castoro Grigio e la sua tribù di nativi americani. Qui viene protetto dagli uomini, ma dovrà farsi accettare dagli altri cani. Purtroppo Castoro Grigio sarà costretto a cedere Zanna Bianca ad un uomo crudele, che lo obbligherà a trasformarsi in un cane da combattimento. Una storia di redenzione descritta dal punto di vista dei cani e soprattutto sulla straordinaria forza dell’amore che li lega indissolubilmente all’uomo.

“Avevo solo 80 minuti per riassumere un’opera così ricca di contenuti – continua il regista – ho dovuto tagliare alcuni passaggi, pur mantenendo inalterato il tono della narrazione”. E se alcuni elementi restano invariati altri invece cambiano totalmente nella trasposizione cinematografica: “Il finale sarà totalmente opposto al libro”, confessa Espigares.

Un confronto schietto quello tra i giurati e il giovane regista che, seppur al suo primo lungometraggio, vanta già un Oscar. “Quando hanno pronunciato il mio nome ho provato una sensazione stranissima – racconta – mi sentivo come un robot: ho ritirato la statuetta, ringraziato e sono andato via. Solo dopo qualche giorno ho finalmente realizzato cosa fosse successo. Se devo essere sincero – continua – non ho mai sognato l’Oscar, quello che vorrei davvero ora è misurarmi con la regia di un film horror”.

Nel frattempo ha sfilato sul water carpet con un cucciolo di husky tra le braccia, che ricorda il piccolo protagonista del film all’inizio della storia. Accanto a lui alcuni cani di un allevamento del cilentino hanno trainato una slitta guidata dal capo indiano con un gruppo di giurati in coloratissimi costumi da nativi americani.

Festa grande, insomma, in Cittadella per ZANNA BIANCA, distribuito in Italia da Adler Entertainment e in uscita al cinema l’11 ottobre, prima opera d'animazione ispirata al capolavoro senza tempo di London.

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