Non sapeva di essere un 'talento' dell'audiovisivo, lo ha semplicemente scoperto mentre faceva mille altri lavori come ha raccontato nel suo romanzo, "Come Rocky Balboa", costruito tra l'autobiografia e il racconto di formazione. "Se vuoi fare il regista devi voler raccontare, devi riuscire a emozionare. Non basta la tecnica, ci vuole anche un pizzico di follia. Puoi farlo con il video, con la penna, ma devi volerlo fare" ha detto il regista, pronto a condividere con i ragazzi della Classic la sua esperienza alla regia. "Quando ero alle 'prime armi' i miei maestri mantenevano per sé i propri segreti. Io no, io voglio condividere quello che so con i giovani, soprattutto quando riesco a trovare qualcuno che abbia una vera passione. Molti sono affascinati solo dallo show-biz, ma questo è un mestiere e ha la sua gavetta: non si inizia dal banco regia, ma dal riversaggi delle vecchie vhs in digitale". Con la curiosità e la preparazione tecnica che li contraddistingue, i ragazzi della Masterclass hanno riempito Forzano di domande, anche su Sanremo che ha già diretto per 5 volte: nel 2019 sarà il suo sesto Festival, il secondo con la direzione artistica di Claudio Baglioni, tra i primi a credere nelle sue capacità e con il quale si è creato un ormai ventennale rapporto di amicizia e stima professionale. E proprio "La ripresa sul set come nella vita" è il titolo scelto per un percorso formativo da lui ideato, e a breve al debutto, tutto dedicato ai ragazzi. Lui che ha affrontato la vita con 'gli occhi della tigre', per citare il film che lo ha ispirato, ha incoraggiato i giffoners a seguire la propria passione: "Studiate, siate curiosi, rinnovatevi: non rinunciate a fare della vostra creatività il vostro lavoro".