Mercoledì, 25 Luglio 2018 14:17

GIFFONI 2018, ANGELO BORRELLI AI MASTERCLASSER: “SIETE IL FUTURO DELLA PROTEZIONE CIVILE”

Da Gubitosi e dal capo della Protezione civile, la solidarietà al popolo greco colpito dagli incendi



Dal terremoto del 23 novembre 1980 che devastò l’Irpinia all’alluvione di Sarno del 1998 fino al terremoto di Ischia dello scorso agosto e, ancora, l’allerta permanente sul sistema dei Campi Flegrei ed il Vesuvio: la storia della Protezione Civile italiana è legata al filo doppio alla Campania. E dalla Campania, da Giffoni, grazie alle parole del direttore Claudio Gubitosi, arriva forte la solidarietà al popolo greco per la tragedia che in queste ore sta vivendo a causa degli incendi che hanno devastato Atene e l’Attica con un impressionante bilancio, ancora non definitivo, di vittime e feriti: « Mi veniva in mente – ha dichiarato – che l’anno scorso proprio in questi giorni c’era il Vesuvio in fiamme. Quest’anno le cose sono molto diverse, ma a due passi da noi sta accadendo una vera tragedia. Siamo vicini in maniera autentica ai nostri amici greci per quanto sta accadendo». Ospite di Giffoni il Capo del Dipartimento Nazionale Angelo Borrelli che insieme al direttore Claudio Gubitosi e al presidente di Giffoni Experience, Pietro Rinaldi, ha siglato un protocollo d’intesa che di fatto avvia una collaborazione strutturata ed organica tra il Dipartimento e Giffoni perché la prevenzione rientra a pieno titolo tra gli obiettivi costitutivi della Protezione Civile e la prevenzione non può che passare per le nuove generazioni per le quali Giffoni, da 48 anni, edizione dopo edizione, è diventato un imprescindibile riferimento formativo e culturale. Anche Borrelli ha fatto riferimento alla tragedia greca: «Come Protezione Civile ha dichiarato Borrelli - abbiamo in dotazione sedici Canadair. In questi giorni due sono operativi in Svezia e due proprio in Grecia perché nel mondo della Protezione Civile funziona molto bene il meccanismo della solidarietà a livello europeo».

Borrelli ha visitato tutte le strutture e le attività di Giffoni: dalla Cittadella del Cinema alla nuova Multimedia Valley. Non poteva mancare la tappa alla sede di South Land gruppo di Protezione Civile di Giffoni Valle Piana. Il Capo della Protezione Civile ha espresso il suo rallegramento per la qualità del piano di sicurezza messo in campo per il Festival, soprattutto in riferimento all’elevatissimo numero di visitatori presenti quotidianamente. «Giffoni – ha dichiarato molto soddisfatto per la firma di stamane il direttore Claudio Gubitosi - è un insieme di progettualità che qui si incontrano. Voglio ringraziare Angelo Borrelli perché sono molto soddisfatto del progetto che abbiamo messo su insieme. A tutti i giovani qui presenti dico che oggi siete testimoni della firma di un accordo che è importante perché riguarda la nostra sicurezza e perché mette insieme persone diverse. In questo modo facciamo bene alle nostre esistenze e facciamo bene all’Italia».

«È importante esserci - ha aggiunto Borrelli - perché voi siete la futura classe dirigente del nostro Paese, siete la nostra speranza, siete cittadini e quindi siete anche voi la Protezione Civile. Noi operiamo perché i cittadini siano informati, abbiano conoscenza dei rischi e possano mettere in atto misure di auto-protezione e limitare così al massimo i danni. Vogliamo, come ovvio, che il nostro sistema possa crescere ancora. Sono lieto di firmare questo accordo insieme a voi e di avviare questa collaborazione che diventa così sempre più strutturata e più sinergica». 

Interessante la ricostruzione storica di Borrelli alla Masterclass green. Come nasce la Protezione Civile in Italia? È un racconto doloroso - perché fa riferimento ad alcune delle catastrofi più drammatiche della storia recente del nostro Paese – ma anche di rinascita, di speranza. Una storia che parte dall’apocalisse di Messina del 1908 e passa per il Vajont, l’alluvione di Firenze del 1966, il sisma del Friuli del ’76 fino all’Irpinia ’80 e ancora la tragedia di Vermicino del piccolo Alfredino e, infine, l’alluvione di Sarno del 1998. E’ lungo questo percorso che si inserisce la nascita del Dipartimento Nazionale datata 1982 con la legge 225, che rappresenta il codice istitutivo del servizio nazionale, e che prende vita il Sistema nazionale di Protezione Civile, così come attualmente lo intendiamo, datato 1998 in conseguenza della tragedia di Sarno. «Il terremoto del 1980 – ha detto Angelo Borrelli - diede l’evidenza della necessità di uno sforzo coordinato, programmato. La tragedia del piccolo Alfredo di Vermicino fu il primo evento seguito in diretta dalle televisioni, non si riuscì a salvarlo e anche lì ci fu un problema di coordinamento. Se si fosse allertato il servizio speleologico magari le cose potevano andare diversamente. Da questi eventi la nostra coscienza civile e civica si è mobilitata e nasce così la Protezione Civile così come la intendiamo oggi con l’obiettivo di giungere ad un soccorso ed un’assistenza coordinata in caso di emergenza».

Quella della Protezione Civile è una struttura complessa con un’articolazione istituzionale ed una rete di strutture operative che ne rappresentano il braccio operativo. Centrale è la figura del cittadino, inteso sia come il “bene”da tutelare ma anche come il soggetto da cui può e deve partire un’attività di prevenzione che riduca il rischio e mitighi gli effetti dei danni: . «Il cittadino è titolare di diritti – ha aggiunto Borrelli – ma anche di doveri, come quello di adottare necessarie misure di cautela. Al riguardo considero fondamentali le campagne informative, come “Io non rischio” con la quale siamo presenti qui a Giffoni. Altra componente fondamentale è il volontariato di Protezione Civile che dà una grande mano sull’attività informativa oltre che in aspetti prettamente operativi. Sento il dovere di ringraziare tutti i nostri volontari».

La Campania è tristemente nota per gli incendi boschivi. Il 2017 è stato un annus horribilis su questo fronte: «Lavoriamo tutto l’anno per prevenire gli incendi – ha detto al riguardo Borrelli - Abbiamo avuto l’anno scorso un anno orribile con una superficie di 162mila ettari distrutti. L’anno scorso in questi stessi giorni tutta la Campania bruciava. Stiamo valutando tra gli strumenti il monitoraggio satellitare proprio per la prevenzione degli incendi boschivi». Prevenzione che si compone di consapevolezza ed informazione: «Dobbiamo lavorare a tutti i livelli – ha spiegato Borrelli - Le autorità comunali devono dare priorità alle attività di Protezione civile perché si interviene su questioni legate alla vita dei cittadini, alla loro sicurezza. Il Piano di Emergenza va sempre aggiornato e le persone devono essere sempre informate. Bisogna riuscire a diffondere questa cultura, questa forma mentis attraverso un dialogo costante con la popolazione».

Last modified on Mercoledì, 25 Luglio 2018 15:48