Lunedì, 23 Luglio 2018 19:51

PAOLO LIGUORI AI GIOVANI MASTERCLASSER: “CHI HA LE QUALITÀ RESTERÀ NEL MONDO DEL GIORNALISMO”

«Tornare qui è splendido. Sono stato a Giffoni la prima volta nel 1995 e ritrovo le stesse persone di allora, questa cosa mi fa ancora molta impressione e mi fa emozionare». Queste le parole di Paolo Liguori, direttore di TgCom24, poco prima di iniziare l'incontro con i ragazzi della Masterclass Talk all'Antica Ramiera.

Un incontro che preso il via dai ricordi del direttore, approdato quasi per caso nel mondo del giornalismo esattamente 40 anni fa, per poi virare sul ruolo della verità nell'informazione e sulla sua indipendenza dai poteri. «Noi giornalisti siamo testimoni della verità – ha spiegato – senza di noi la verità non esiste. E il nostro lavoro non è una professione, ma un mestiere. Noi siamo gli artigiani della verità e ogni giornalista nel suo lavoro mette passione, idee ed enfasi, questo lo differenzia dagli altri». Come in ambito commerciale, anche vendere l'informazione è un lavoro difficile. «Non c'è modo migliore di vendere un prodotto che dimostrarne la qualità, è una semplice legge del commercio che vale anche per il giornalismo. Se il prodotto è buono, resiste».

Il riferimento è alla qualità dell'informazione, strettamente legato al concetto di verità. E sulle nuove frontiere del giornalismo? Secondo Liguori la carta stampata avrà ancora lunga vita, seppure l'immediatezza dell'informazione sia di primaria importanza: «credo che la carta stampata abbia ancora un futuro, sono certo che il giornalismo cartaceo resterà sicuramente. Andrà scemando ma avrà sempre un futuro. Quello con cui dovremo fare i conti sarà l'impoverimento del linguaggio. Se trent'anni fa, mediamente, una persona utilizzava circa 1600 vocaboli, adesso il numero è sceso a 600. Un dato che deve far riflettere».

Last modified on Lunedì, 23 Luglio 2018 20:16